Palermo – L’immagine che vi mostriamo fa parte degli interventi di rifacimento/messa in sicurezza/manutenzione dell’attuale rete ciclabile cittadina annunciata qualche settimana fa dall’amministrazione comunale. E’ la novità rilevante, ovvero l’utilizzo di vernice bicomponente rossa con l’obiettivo di evidenziare maggiormente la presenza degli attuali percorsi ciclabili e dei nuovi itinerari, in special modo gli attraversamenti.
Tanti sono coloro che disconoscono il significato dell’apposita segnaletica stradale, tanti sono coloro che rischiano ogni giorno a causa del comportamento sconsiderato di alcuni automobilisti (velocità elevata in primis), tante sono le persone che ci hanno rimesso la propria vita.
Certamente nessuno nega le criticità riscontrate lungo il tratto di via dell’Olimpo e ben note a tutti da tempo dato che tale percorso esisteva già (o per meglio dire stava scomparendo): sosta selvaggia, attività abusive lungo la ciclabile, e avvallamenti creati dalle radici degli alberi. Si, perché ancora nel 2020 si pagano scelte errate fatte 40 anni fa circa: solo un genio poteva pensare di piantare delle “chorisie” sui marciapiedi, rendendoli poi impraticabili. L’auspicio è che le altre aziende ex municipalizzate possano intervenire per risolvere le criticità strutturali (sistemazione cassonetti, marciapiedi spaccati).
Tornando alle ciclabili, l’interrogativo che si pongono tanti è il seguente: può una striscia continua per terra creare una ciclabile? Si, secondo il C.d.S. La ciclabile all’interno del Parco della Favorita è infatti a norma. E’ più che legittimo il timore di tanti nel percorrerla in bici a causa della velocità delle auto (nonostante il limite di velocità), e non sono in pochi a chiedere l’installazione di cordoli.
Ma un cordolo può essere oltrepassato già a 20km/h e pertanto non verrebbe salvaguardata l’incolumità del ciclista che si sentirà “soggettivamente” più protetto. Quindi il problema è la realizzazione di una ciclabile ben protetta, con “muri/filo spinato/fossato”, o chi percorre le strade a proprio uso e consumo?
E ancora: se in autostrada ci si guarda bene dall’oltrepassare la striscia bianca alla nostra destra, perché la stessa striscia bianca/gialla in città non può essere rispettata?
Altro dato statistico: nel primo semestre del 2019 sono stati 10 i pedoni falciati dalle auto. Numeri che fanno certamente riflettere su quanta responsabilità abbia chi è al volante. Perché oltre alla propria vita, c’è da salvaguardare quella di chi ci cammina intorno.
Vi terremo aggiornati circa i lavori di ripristino delle corsie e piste ciclabili (anche qui è importante la differenza) mostrando lo stato di fatto e il prossimo avvio dei lavori del nuovo percorso ciclabile fra via Praga e via P. di Villafranca. Inviateci pure foto e/o segnalazioni su eventuali criticità .
non si può contare sul fatto che un automobilista rispetti le regole. il ciclista non può affidarsi a limiti di velocità ed educazione. se per caso il tizio al volante non sta attento, tu sei morto.
per la favorita bisogna dunque fare dei percorsi nel verde. irexia faceva notare che sarebbero pericolosi in caso di assalto, ma forse è più pericolosa l’auto che ti viene addosso.
in viale dell’olimpo e via lanza di scalea si potrebbero benissimo allargare di un metro i marciapiedi, e lì farci la pista ciclabile. queste strade sono estremamente pericolose, non si può pensare che tutti rispettino il codice. qui c’è in gioco la vita delle persone.
i cordoli di plastica sono bruttissimi.
Buongiorno, desideravo chiedere:
-notizie progetto Greenway
– inizio lavori pista ciclabile stazione centrale-romagnolo tante volte annunciata dall’assessore Catania.
Grazie
A due anni dalla conclusione del “Concorso internazionale di Idee e Progettazione per la riconversione ad uso pista ciclabile greenway, della dismessa ferrovia a scartamento ridotto Palermo–Camporeale, nel tratto Palermo–Monreale“, del progetto non c’è alcuna traccia.
Il progetto greenway, infatti, è tra quelli finanziati dal “Patto per Palermo“, per un totale di 4,7 milioni.
E come tutti gli altri progetti finanziati dal patto Renzi-Orlando del 2016 ( per esempio il raddoppio del Ponte Corleone e al Sottopasso di via Perpignano) doveva sottostare a un vincolo preciso: infatti la delibera CIPE 25/16 stabiliva che i contratti dovevano essere stipulati entro il 31 dicembre 2019
Sembra che il concorso di due anni fa ha avuto un risultato inatteso: un ex aequo
Inoltre I due vincitori infatti avevano elaborato progetti diversi ma con grosse criticità evidenziate dalla stessa Commissione di gara:
Uno dei due progetti fu definito “ affascinante sul piano estetico e ambientale, ma di notevole impegno economico perché necessita di grandi opere idrauliche dai costi elevati”.
L’altro progetto invece proponeva attraversamenti ciclabili “a raso” sulla Circonvallazione, definiti “improponibili” dalla stessa commissione .
Considerando che ormai il termine massimo è scaduto da mesi è molto probabile che anche la greenway ciclabile sarà solo un’altra incompiuta da inserire nel “libro dei sogni” di Palermo, insieme al raddoppio del Ponte Corleone e al Sottopasso di via Perpignano
Credo che non ci volesse l’esito di una gara per capire che é irrealizzabile, io l’ho capito guardando google earth.
Ultimamente la parola “irrealizzabile” viene abusata. Spero almeno l’abbia letta nel Treccani…
Irrealizzabile in considerazione dei fondi stanziati. Poi, costruendo ponti e gallerie a suon di fiumi di milioni allora tutto si può realizzare in ambito opere civili, ma è un altro discorso.
L’avevano capito tutti…tranne il comune.
Appunto.
La pista ciclabile della Favorita è veramente pericolosa. Ma è paradossale notare come al suo fianco vi è una corsia sterrata separata da alberature che sembra fatta apposta…( per essere trasformata in ciclabile)
Ma siamo a Palermo …
Perché è pericolosa? Per le auto che non rispettano i limiti?
Io la percorro a volte e non mi è chiaro di che tipo di pericolo si parli.
La pista é delimitata, è abbastanza larga, non trovo pericoli specifici ed infatti mi pare che lì non si sia mai registrato un incidente. Semmai la corsia del viale in direzione Palermo, ho notato, presenta per tutta la sua lunghezza un leggerissimo (non visibile ad occhio nudo) dislivello creato da due gettate di asfalto accostate, leggerissimo ma traditore.
E’ pericolosa perché spesso le auto non rispettano i limiti e, soprattutto su viale ercole la carreggiata è stretta per due auto affiancate, tant’è che spesso vedo auto invadere la pista ciclabile per fare effettuare il sorpasso.
Ripeto, a mio parere sarebbe opportuno realizzarle nelle corsie attualmente sterrate poste ai lati, dove corrono i runner..
finalmente hanno scoperto che le piste ciclabili devono essere facilmente visibili e quindi con colorazione in forte contrasto con le superfici limitrofe; in verità sarebbe bastato soltanto un po’ di buon senso.
In autostrada ci si guarda bene dall’oltrepassare la striscia bianca alla nostra destra: purtroppo anche lì non è così… certo, accade meno frequentemente rispetto alle strade cittadine.
Ieri sono passata da via dell’Olimpo e ho visto che la pista ciclabile era ben disegnata, le strisce bianche erano ben visibili, meno gli attraversamenti in rosso che, sporchi, appaiono già neri, tuttavia le macchine posteggiate davanti un noto centro sportivo eranop posteggiate come prima del restayling, a cavallo della pista!
In viale Venere invece, pure! 🙂 Anzi, essendo il marciapiede più basso, 2 ruote su quest’ultimo e le altre 2 sull’asfalto!
Tutto ciò per dire come viene preso sul serio ogni sforzo da parte del Comune, dell’Autorità, che detta la norma, ma poi non la fa rispettare…